Sedetevi, rilassatevi e leggete questo articolo sul vostro smartphone Una delle tante cose che ci ha insegnato la rivoluzione generata dal web e dai media digitali è quella di non adagiarsi sui luoghi comuni; anzi, sono proprio questi, compresi quelli supportati da un “sano buon senso”, i primi a essere prontamente smentiti. Per chi ha avuto modo di lavorare su siti web, il primo avvertimento perentorio che arriva da quelli-che-ne-sanno è il classico “mi raccomando, testi brevi” seguito da tutta una serie di acute osservazioni sulla bassa soglia di attenzione del lettore, l’occhio che si stanca a guardare lo schermo, lo scorrimento del testo visto come la peste bubbonica, eccetera. Vietti Le news in 10 secondi su Instagram. Bbc e Nbc ci credono (e investono) Michele Boroni 24 GEN 2014
Altro che primavera araba Il boicottaggio sul web funziona anche in Italia. Se si tratta di gelati “Piccola sintesi sulla partecipazione digitale in Italia: la legge elettorale non è (ancora) cambiata, però il Winner Taco è tornato.” Questo tweet di @doonie (Dino Amenduini, blogger, giornalista e consulente di comunicazione politica) riassume piuttosto bene lo stato, l'influenza e la rilevanza del cosiddetto “popolodellarete”. Ecco l'antefatto. Alla fine degli anni 90 la Algida (Gruppo Unilever) introduce in Italia un gelato alla vaniglia variegato al caramello, racchiuso in un taco di cialda, con una copertura di cioccolato e noccioline. Michele Boroni 17 GEN 2014
Caro Facebook, ti lascio. L’evoluzione della socialità è su WhatsApp Proprio adesso che i genitori – e gran parte dei giornalisti – erano riusciti a superare le barriere digitali e iniziato a prendere confidenza con Facebook per dare un segno contemporaneo alle loro vite e, nel frattempo, gettare un occhio a ciò che scrivono figli e nipoti teenager, ecco che questi ultimi si stanno rapidamente allontanando dal social network più famoso del mondo. E’ ciò che accade in Italia, ma è un fenomeno piuttosto globale. Lo rivela la stessa Facebook Italia. Benini La nuova scusa per i tradimenti non è: non ci sei mai, ma: ci sei sempre, con il telefono in mano Michele Boroni 14 NOV 2013
Twitter andrà meglio di Facebook a Wall Street, ma il social network di Zuckerberg è ancora il posto ideale per vendere prodotti Sulle ottime performance dell’esordio in Borsa di Twitter si è già scritto molto (un paio di cifre su tutte: 70 milioni di azioni collocate per una raccolta pari a 1,8 miliardi di dollari. Prezzo fissato per il lancio del titolo: 26 dollari, chiusura a 44,94). Si è detto e letto pure del generale clima di prudenza che si respira a Wall Street (e nella Silicon Valley), con ancora vivido il ricordo non solo della lontana bolla new economy fine anni Novanta, ma anche delle più recenti performance di Facebook, Groupon e Linkedin. Michele Boroni 11 NOV 2013
Io, io, io, io Cosa c’è dietro la rivoluzione del marketing firmato Nutella e Coca-Cola Da qualche giorno in tv in mezzo a tante pubblicità deludenti per creatività e messaggio, si può finalmente vedere uno spot bello e ben fatto. Sto parlando di quello della Nutella. Nei canonici 30 secondi lo spot ci fa vedere il protagonista vivere la sua vita a seconda dei ruoli che ricopre in un determinato momento o che gli altri gli assegnano: fidanzatino, padre, marito, stagista, capo, giocatore di calcetto, cliente distratto di un taxi. Insomma, una rassegna dei tanti “io” che tutti noi ricopriamo a seconda dei momenti vissuti; poi però arriva il prodotto che ti conosce da sempre per quello che sei davvero, e che si permette di chiamarti per nome, al punto da sostituire il tuo nome al suo. Michele Boroni 22 OTT 2013
Integrare tv e computer sembrava impossibile, poi è arrivato Twitter In questi ultimi anni sono state tentate mille vie per cercare di fondere la televisione e il web. Sulle prime, verso la fine degli anni Zero, furono introdotte strane schede o scatolotti per permettere di vedere la tv dentro il computer di casa. Ma mancava il telecomando per cambiare canale ed era tutto scomodissimo. Allora sono nate le cosiddette Smart tv, televisori di casa intelligentissimi e connessi, che oltre a trasmettere i normali programmi tv, consentivano di navigare sul web, giocare, mandare mail o aggiornare il proprio profilo sui social network seduto comodamente sul divano del salotto. Michele Boroni 20 OTT 2013
Perché Facebook prova a uscire dalla sua mini crisi puntando forte sulla tv Mentre noi continuiamo a pensare, e a scrivere e ad entusiasmarci, sul fatto che la rete abbia cambiato completamente il paradigma della comunicazione, rendendolo sempre più bilaterale, partecipato e condiviso, ci accorgiamo leggendo le ultime news della Silicon Valley che in realtà il modello più redditizio continua a essere quello che consideravamo vecchio e stantio, cioè lo spot pubblicitario. Stiamo parlando di Facebook, la piattaforma di social network che magari è un po' passata di moda – i commentatori e i media preferiscono ora fare sempre riferimento al più agile e cool Twitter – ma mai come in questo periodo sta vivendo un periodo economicamente florido ed è così influente nella vita delle persone. Michele Boroni 09 AGO 2013
Negozi ed e-commerce si stanno alleando, ma l’Italia è in ritardo Magari in Italia non ce ne siamo accorti, così presi ad arginare la reale e fin troppo percepita “crisi dei consumi”, ma nel resto del mondo occidentale è in corso da qualche anno un importante cambio di scenario dell’intero settore retail: uno spostamento epocale delle vendite dai negozi fisici verso l’e-commerce, che ha visto la chiusura di gloriose catene come Virgin Megastore e Tower Records per i dischi o l’americana Borders per i libri e con Barnes & Noble e Fnac che hanno ridimensionato i propri store, per non parlare delle migliaia di negozi chiusi negli ultimi anni. Michele Boroni 25 LUG 2013
I cani da Guardian dei giornali E se fosse il famoso brand a salvare i giornali? E se fosse il formidabile modello Guardian a far risorgere le testate? Riavvolgiamo il nastro e arriviamoci con calma. La storia è nota: l’allarme per l’editoria è partito da tempo, ma ora c’è anche la spietata ufficialità dei numeri. La scorsa settimana il presidente della Federazione italiana degli editori, Giulio Anselmi, ha commentato i nuovi dati di diffusione, vendite e lettori dei quotidiani in Italia e che sono così riassumibili: in cinque anni sono andate perse un milione di copie, il 2012 poi è stato l’annus horribilis per la pubblicità con un volume d’investimenti tornato ai livelli del 1991. Michele Boroni 18 GIU 2013
Ecco la nuova serie tv fatta per lo spettatore anarchico e senza metodo Serie tv. Un nome che identifica chiaramente un formato di (grande) intrattenimento e che ne evidenzia i due elementi principali. Da una parte la serialità, ovvero una narrazione costituita da episodi con cadenza periodica (solitamente settimanale), dall’altra l’emissione da parte di un canale o network televisivo. Tutto chiaro. In queste settimane però un nuovo prodotto rischia di minare le certezze di un format ormai consolidato. Si tratta di “House of Cards”. Michele Boroni 21 FEB 2013